L’energia del continuo fluire della vita nelle tracce senza tempo del gyotaku
“Pur rispettando il significato profondo del gyotaku, Elena Di Capita trascende e arricchisce questa pratica tradizionale giapponese.” Marc Porrini - Presidente di Gyotaku Art Europe
Elena Di Capita nasce nel 1985 a Chiavari, Genova. Dopo il diploma all’Istituto d’Arte, nel 2007 si specializza in restauro e nel 2014 si laurea in Beni Archeologici. Si occupa per diverso tempo sia di restauro di superfici dipinte in Italia, in Francia e nello Yemen, sia di missioni archeologiche in Oman e negli Emirati Arabi.
La sua passione per la pittura, in particolare per l’arte giapponese, la porta nel 2018 a sperimentare la tecnica del pesce stampato, gyotaku, tecnica nata in Giappone due secoli fa, che “trasferisce la realtà su carta”. I suoi lavori riscuotono molto successo, è la prima in Italia a specializzarsi in questo stile e nel 2019 apre il proprio studio a Lavagna, dedicandosi pienamente alla carriera artistica. Collabora anche all’estero per diffondere la cultura gyotaku, in particolare in Turchia e in Tanzania. Nel 2023 va in Giappone per imparare la tecnica takuseikai dal maestro Masatsu Matsunaga e approfondisce anche la tecnica del taku-hon.
Risale al 2019 la sua prima esposizione personale intitolata Sulle orme di Artemisia, alla quale seguono numerose mostre in Italia e in Francia; nel 2023, in occasione del Festival della Scienza di Genova intitolato Impronte, viene scelta una sua opera come immagine simbolo per tutta la campagna comunicativa della manifestazione partecipando anche con una performance gyotaku ed esponendo in una personale presso il Palazzo Ducale di Genova. Collabora con Istituti di ricerca e ONG e i suoi lavori sono stati usati in pubblicazioni di settore e come copertina di libri.
Elena Di Capita lavora su diversi tipi di carta giapponese e crea immagini gyotaku utilizzando soprattutto il nero, che in Giappone è il colore della tradizione con il quale i pescatori stampavano l’immagine di particolari creature catturate e degne di nota. In altre opere, invece, l’artista utilizza la tecnica takuseikai, nella quale non si usa il nero ma solo colori sfumati direttamente sui pesci per imitarne la livrea. L’artista rispetta la tradizione giapponese che vieta il ritocco sull’impronta, ad eccezione degli occhi che vengono dipinti. Soltanto per le acciughe si discosta dalla “regola” sia diluendo diversa- mente gli inchiostri per dare l’idea delle diverse distanze, sia aggiungendo le ombre portate, che permettono di percepire un senso di profondità donando forza e incisività al suo linguaggio. Discostandosi infatti dalla tradizione orientale che raffigura un solo pesce ed è focalizzata al raggiungimento della perfezione tecnica, Elena Di Capita compone in modo assolutamente originale una moltitudine di impronte, creando invece opere ricche di energia e movimento, realizzando i suoi inconfondibili banchi di acciughe, un omaggio alla sua terra, la Liguria, che la rendono nota in Italia e all’estero.
L’artista parte da un’ideale cristallizzazione della realtà per poi infondere movimento alle sue immagini, trasportando con sé l’osservatore e divenendo simbolicamente la raffigurazione dell’energia che pervade l’esistenza, l’onda che trasporta i percorsi di vita, il ritmo armonico di una musica. Le delicate tracce che immortalano i pesci si caricano così di una grande potenza visiva, ogni acciuga è una direttrice di forza che crea il movimento corale.
Elena Di Capita è tra le pochissime persone al mondo che si dedicano unicamente alla tecnica artistica gyotaku, con un’interpretazione originale dell’estetica giapponese e un linguaggio essenziale e senza tempo, che racconta l’umanità nel suo continuo fluire e l’assoluta bellezza dell’imperfezione.
2023 Dic, Genova, Palazzo Ducale, with Unige.
Chronos – L’impronta dell’uomo e l’Antropocene in Liguria. Elena Di Capita – Gyotaku, taku-hon e frottage : dal Giappone all’Italia, record grafici per cristallizzare e documentare le superfici.
2023 Nov, Chiavari (GE)
Rassegna Uomini e Navi. « Gyotaku : Di Capita e le acciughe liguri »
2023 Oct, Genova
Festival della scienza : Impronte
Symbol artist of the event. Performance at Palazzo ducale with exposition.
2023, Sep, Tanzania
Exposition of Samaki Art Prject, with UmutSensin at Turkish Embassy in Daar Essalam and in Zanzibar, Emerson on Hurumzi hotel in Stone town.
2023 May, Osaka (Japan)
Study trip to Japan, with Takuseikai Assosiation and Master Masatzu Matzunaga.
2022 Jul, San Ferdinando (RC)
« Un pesce di nome Nando » Exibition and creation of the symbol for the ecological class action.
2022 May, Rennes (France)
Collective exibition at Marc Porrini Atelièr. With Gyotaku art Europe.
2022 Feb, Zanzibar
Samaki Art Project , worshop at Tumbatu Island focusing on teaching gyotaku to local group of women, with ong Umut Sensin (Instabul).
2022 Jan, Siena
« Quel che resta » Exibition at Palazzo Giorgi, curated by Officina Parnaso.
2019 Dic
Dic Studio opening
2019 Chiavari (GE)
Solo exibition « Sulle orme di Artemisia » curated by Cag.
2018
Beginning of Gyotaku activity
2007-2016
Work as a restorer of Cultural Heritages in Italy and Abroad