“Creare banchi di acciughe è stato automatico per me. Lavorandoci ho scoperto che i liguri si sentono acciughe: vogliono solamente quelle!!”
Partendo dai gyotaku giapponesi, dalle linee semplici e pulite, l’artista conia la risposta italiana che rispecchia il gusto e la tradizione di dinamismo e del chiaroscuro tipico del suo bagaglio culturale.
Le acciughe si rincorrono in vortici acquatici facendo catapultare lo spettatore in mezzo al mare, quasi a poter sentire i pesci scivolargli tra le dita.
« Nelle composizioni più complesse diversi livelli si intrecciano, e, grazie alle differenti diluizioni di inchiostro, l’artista crea ombre e piani sovrapposti, trame di un ordito dipinto sui pesci e trasferito tal quale sulla carta. «
Con l’aiuto delle ombre portate, la composizione assume un carattere tridimensionale, stravolgendo quello che è lo schema statico dei gyotaku classici.
L’estrema versatilità della moltitudine consente una grande varietà di composizione, formando delle sorte di puzzle che si adattano agli spazi che le ospiteranno.
Senza dubbio, l’associazione dell’artista a questo pesce ne ha fatto del marchio Gyotaku Levante un brand ligure inconfondibile nella ristretta nicchia dei gyotaku ed esportato in tutto il mondo.
Tutte i gyotaku di acciughe sono già venduti.
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